Le connessioni tra capacità uditive e cognitive sono molteplici. Vari studi dimostrano come le persone affette da ipoacusie siano maggiormente predisposte a sviluppare il Mild Cognitive Impairment, un disturbo cognitivo lieve che produce un rallentamento della memoria e la difficoltà di gestire alcune attività quotidiane.

Si ipotizza che lo sforzo mentale richiesto per la comprensione dei suoni, associato ad un maggior isolamento sociale, rappresenti per gli ipoacusici uno dei principali rischi di sviluppo di declino cognitivo.

Anche se il Mild Cognitive Impairment si può presentare con una grande varietà di sintomi, viene visto frequentemente come fattore di rischio per una demenza vera e propria (es.: malattia di Alzheimer). Infatti, dopo 5 anni dall’esordio di MCI, circa il 70% dei pazienti, presentavano una demenza conclamata.

 

SOLUZIONI E BENEFICI

Data la relazione bidirezionale tra sordità e deficit cognitivi, sono auspicabili azioni immediate e specifiche per la salvaguardia dell’udito:

  • screening uditivi regolari
  • uso di otoprotettori in ambienti rumorosi
  • appropriati e precoci percorsi riabilitativi

Gli apparecchi acustici favoriscono migliori prestazioni nelle singole funzioni direttamente correlate alle abilità cognitive.

“La memoria di lavoro, cioè la capacità di immagazzinare simultaneamente informazioni ed effettuare la loro elaborazione a livello del sistema nervoso centrale, è una delle abilità ripristinate dall’amplificazione”.

(Acar 2010, Lehrl 2005)

 

CHE COSA DICONO LE EVIDENZE SCIENTIFICHE?

Il corretto approccio clinico prevede:

  • Informazione. Mettere a conoscenza il paziente dello stretto legame esistente tra ipoacusia e declino cognitivo
  • Prevenzione. Effettuare controlli per conoscere lo stato di salute uditiva e la funzionalità uditiva del paziente
  • Rimediazione. Suggerire soluzioni adeguate al problema e spiegare gli effetti benefici che derivano dall’utilizzo degli apparecchi acustici

Il processo di gestione del paziente con declino cognitivo comprende:

  • Cura dello stile di vita. Prevenzione individuale
  • Vigilanza. Consapevolezza di eventuali deficit sensoriali mediante screening
  • Analisi delle esigenze. Intervento personalizzato per ogni singolo paziente
  • Rimediazione protesica. Adozione della soluzione più adatta
  • Verifica dei risultati. Monitoraggio periodico e costante

IN SINTESI: l’uso degli apparecchi acustici rallenta la progressione del declino cognitivo.

  • I soggetti utilizzatori di apparecchi acustici, ripristinando le abilità comunicative, migliorano l’umore ed i rapporti sociali, riducendo il senso d’isolamento e tutti i fattori di rischio che possono far insorgere o aggravare il declino cognitivo.
  • L’uso degli apparecchi acustici fornisce migliori prestazioni relativamente a singole funzioni (memoria) direttamente correlate alle abilità cognitive, riducendo isolamento e depressione.