Per acufene o tinnito, in medicina si intende un disturbo uditivo costituito da rumori (come fischi, ronzii, fruscii, sibili, pulsazioni, ecc.) che vengono percepiti a livello dell’orecchio, ma che in realtà non esistono nell’ambiente circostante. Possono diventare fastidiosi a tal punto da influire sulla qualità della vita del soggetto che ne è affetto. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di un suono soggettivo e che quindi solo chi ne è portatore riesce a sentire.

Non è classificabile come malattia ma è una condizione che può derivare da una vasta pluralità di cause. Tra di esse si possono menzionare: danni neurologici, infezioni dell’orecchio, stress emotivo, presenza di corpi estranei nell’orecchio, accumulo di cerume, esposizione a suoni di elevata intensità.

Studi epidemiologici affermano che circa il 17% della popolazione mondiale ne è colpita. L’acufene affligge le persone in modo molto diverso, a causa della sua natura. Per alcuni è un semplice fastidio, mentre per altri diventa la causa di serie problematiche tra cui: depressione ed ansia, disturbi del sonno (specie l’addormentamento), problemi di apprendimento e modifiche delle capacità cognitive, impossibilità a concentrarsi (lettura, mansioni da portare a compimento), stress nelle relazioni, problemi in ambito lavorativo.

Purtroppo non esiste ancora una cura valida ed efficace a livello farmacologico o chirurgico per poter risolvere il problema dell’acufene. Tuttavia, secondo l’American Tinnitus Association, esistono strategie utili per trovare sollievo. L’individuo affetto da acufene può trovare beneficio dall’arricchimento sonoro ambientale, grazie al quale può distrarre il cervello dall’ascolto dell’acufene. Esiste una combinazione di arricchimento sonoro e psicoterapia cognitiva, nota come terapia TRT (Tinnitus Retraining Therapy), la terapia più utilizzata ed efficace a livello mondiale per la gestione dell’acufene.

Presso il Centro Acustico Romagnolo applichiamo il protocollo TRT (messo a punto dal neurofisiologo americano Pawel Jastreboff), gestendone la componente neuro fisiologica, a mezzo dell’applicazione di generatori di rumore (Sound Therapy). Il trattamento risulta essere efficace in quanto rende l’acufene meno evidente, riuscendo a mascherarlo in larga parte. Ecco perché gli apparecchi acustici di ultima generazione, ormai tutti dotati di una tecnologia integrata specifica per il trattamento degli acufeni, svolgono un’azione molto importante nella loro gestione.